Molte persone che vengono a visitare le mie mostre mi domandano se ho davvero avuto un'infanzia serena e spensierata come sembra apparire dai miei quadri. Certo posso ben dire che i miei primi undici anni trascorsi nell'ambiente dell'appennino mi sono rimasti nel cuore.
Sono nata a Gaggio Montano, in provincia di Bologna, e più precisamente alla "Casetta", una tenuta molto amata dai proprietari e curata e gestita dalla nostra famiglia. Quel luogo, a quel tempo ancora molto immerso nella natura, è stato per me come un teatro colmo di colori. Quante rose nel giardino, quanti fiori dai nomi sconosciuti e quanti alberi. L'ingegner Zaniboni, il proprietario, aveva la passione di arricchire la sua terra con gli alberi da frutto, così alla bellezza della fioritura seguiva poi la fragranza dei sapori dei frutti appena colti. Mi pare ancora di rivedere i prati, i fossi e i ruscelli che attraversavano il podere, ai quali a volte mi chinavo a sorseggiare l'acqua limpida e fresca al tepore del sole. E le mille tonalità di verde....i muschi, l'erba, le foglie appena nate fra le altre già cresciute, le colture.
Poi ci siamo trasferiti a Bologna e tutto è cambiato, la vita è stata buona con me, ma da quel giorno tutto è stato diverso. Le sensazioni provate nella mia infanzia però sono penetrate nella mia anima, così piccola ma già così ricettiva, e hanno lasciato un segno indelebile.
Il mio primo contatto con il pennello e la tavolozza dei colori l'ho avuto all'Istituto Commerciale di Porretta. Vista la mia scarsa attitudine al disegno tecnico la professoressa mi invitava a dipingere quello che vedevo dalla finestra dell'aula. Anni dopo ho scoperto il DAS, una sorta di creta che non necessita di cottura, ho iniziato con delle bamboline e altri piccoli oggetti. Lavoravo in casa ma l'odore dei colori ad olio infastidiva i bambini così sono passata a quelli a tempera. Completamente autodidatta ho proseguito nei miei tentativi, cercando ogni volta qualche procedimento che permettesse di migliorare la mia tecnica. Poi, non ricordo nemmeno quando, ho pensato di realizzare dei quadri in rilievo; al riparo del vetro la polvere e l'aria non avrebbero più potuto alterare i colori e la freschezza. Sono nati così i "Quadri Felici", che spesso sono stati ben accolti e apprezzati, e che ormai, quadro dopo quadro, mi accompagnano da tanto tempo.